Italia
Punteggio 8
Osservatorio sui diritti sociali: panoramica
L'Italia ha compiuto notevoli progressi nell'adozione delle energie rinnovabili e nella digitalizzazione, contribuendo a rendere l'economia più sostenibilesecondo quanto riportato dall'NSG, sotto la guida dell' ArciTuttavia, il Paese deve ancora affrontare importanti sfide sociali, come la persistente disuguaglianza di genere, l'alto youth tasso di disoccupazione giovanile e l’aumento dell’insicurezza lavorativa. Le disuguaglianze economiche sono in aumento, con un incremento nel il numero di lavoratori poveri e problemi di accesso all'assistenza sanitaria. I migranti e le minoranze continuano ad essere vittime di un'emarginazione sistemicae lelibertà civili sono sotto pressione, sollevando preoccupazioni per il declino della libertà di stampa e dei principi democratici. L'uso sproporzionato dei decreti legge (che sono intesi come misure eccezionali e che comportano un processo decisionale più rapido e meno democratico)rende più difficile per le forze di opposizione, in particolare per la società civile, contrastare le misure proposte dal governo. Inoltre,la carenza di alloggi e la povertà energetica sempre più diffuse contribuiscono ad aggravare la tensione sociale ed economica generale.

Punteggio 7
Pari opportunità e accesso al mercato del lavoro
Uguaglianza di genere
L'Italia si colloca al 79° posto su 146 Paesi nel Global Gender Gap Report 2023 del World Economic Forum e la sua posizione in classifica per quanto riguarda la partecipazione politica delle donne è scesa significativamente al 64° posto nel 2023, dal 40° nel 2022.[1] Il rapporto stima che saranno necessari circa 131 anni per raggiungere l'uguaglianza globale di genere in Italia. Il rapporto dell'Istituto Europeo per l'Uguaglianza di Genere (EIGE) per il 2023 colloca l'Italia all'ultimo posto nella categoria lavoro, con un punteggio di 65 su 100, ben al di sotto della media europea di 74. L'Italia si colloca inoltre agli ultimi posti nell'UE per l'occupazione equivalente a tempo pieno, con un tasso del 31,3%, evidenziando sostanziali disparità tra uomini e donne in termini di stabilità lavorativa, sicurezza, avanzamento di carriera e reddito.[2] [3] The participation of adult women in the labour market has increased, but the gender employment gap remains very high at 17.7 percentage points.[4] In the 15-64 age group, 52.5% of women were employed in 2023, compared to the EU average of 65.8%. [5] Il divario retributivo tra i sessi in Italia persiste sia nel settore pubblico che in quello privato, per cui le pensioni medie delle donne sono inferiori del 36% rispetto a quelle degli uomini.[6] L'Italia registra il quarto divario retributivo più alto d'Europa, con una differenza dell'8,7% nel settore privato.[7]
Le donne rappresentano circa i tre quarti dei lavoratori part-time, spesso a causa delle responsabilità di caregiving. Nel Sud Italia, oltre la metà delle donne con figli è inattiva professionalmente. Le donne italiane dedicano in media cinque ore al giorno ad attività di caregiving, mentre gli uomini ne dedicano poco più di due, determinando un notevole squilibrio nella distribuzione del lavoro non retribuito.[8] Anche il lavoro part-time involontario [9] è più comune tra le donne, soprattutto tra quelle più giovani, di età compresa tra i 15 e i 34 anni.
Italian women attain higher educational qualifications than men, and there are more women graduates than men. But they remain underrepresented in top job positions, particularly in STEM fields and ITC roles. Women also face worse health outcomes than men: their lifespans are longer, but they suffer from more illnesses and limited attention is paid to gender-specific health issues.[10] Stipendi più bassi e percorsi di carriera impegnativi influiscono negativamente sulla qualità della vita, costringendo molte donne a rinunciare a cure mediche essenziali, interazioni sociali e attività ricreative.[11] Women's reproductive health is also poorly considered, and the government has been continually attempting to undermine Law 194, which allows the voluntary termination of pregnancy and is the only state law allowing conscientious objection by medical professionals. In fact, the government parties have proposed to finance the activities of anti-abortion associations within the counselling centres (Consultori) with PNRR funds. In 2023, Italy recorded over 120 femicides, with most perpetrators being current or former partners. Stalking and domestic violence cases hit 18,664 in 2023, and reported sexual violence cases surged by 35% from 2020 to a total of 6,062.[12]
LGBTQI+ individuals in Italy face ongoing discrimination and violence, prompting many to consider emigration. In 2023, there were 149 hate-crime victims, including four deaths.[13] La Rainbow Map 2024 colloca l'Italia al 36° posto su 49 Paesi europei, con un calo di due posizioni rispetto all'anno precedente.[14] Secondo l'Agenzia dell'Unione Europea per i Diritti Fondamentali, il 53% delle persone omosessuali che vivono in Italia teme di tenersi per mano in pubblico, mentre il 38% ha subito discriminazioni. Il numero di studenti LGBTQI+ che denunciano episodi di bullismo o discriminazione a scuola è aumentato dal 43% del 2019 al 68% del 2023.[15] L'NSG richiama l’attenzione sul rapporto 2023 “Dalla parte di Antigone”, che include dati su tutte le carceri e le sezioni femminili in Italia, comprese le strutture per minori e i reparti destinati a detenuti trans all’interno delle carceri maschili. Il rapporto mostra che le donne nelle carceri italiane sono una minoranza della popolazione detenuta, ma sopportano il peso di un sistema penale progettato per esigenze e peculiarità maschili.[16]
Inclusione di migranti, rifugiati, richiedenti asilo e minoranze
Il “Decreto Cutro”, emanato nel maggio 2023, inasprisce le norme sull'immigrazione in Italia, limitando i diritti dei migranti e rendendo più difficile l'ottenimento della protezione e dello status giuridico, come osserva l'NSG. Le modifiche principali includono la limitazione della conversione dei permessi di lavoro, l'estensione della detenzione per espulsione da 120 a 135 giorni e la possibilità di trattenere i richiedenti asilo alla frontiera per un massimo di quattro settimane durante l'esame della domanda.[17] L'Italia ha inoltre compiuto un passo significativo concordando con l'Albania la creazione di centri di detenzione offshore.[18] In base a questo piano, i richiedenti asilo adulti di sesso maschile saranno inviati in questi centri per l'identificazione, la gestione delle domande d'asilo e il rimpatrio, mentre donne, bambini e persone vulnerabili saranno esentati dal trasferimento. Questa iniziativa ha suscitato critiche per la potenziale violazione dei diritti umani, in quanto prevede la detenzione dei richiedenti asilo al di fuori dell'UE e in giurisdizioni legali incerte.[19] Inoltre, le modifiche alle leggi italiane sull'immigrazione hanno preso di mira le ONG che effettuano salvataggi in mare. Le nuove norme prevedono pesanti multe e sanzioni amministrative, tra cui la detenzione e la possibile confisca delle imbarcazioni di salvataggio, in caso di mancato rispetto degli ordini di ricerca e salvataggio delle autorità italiane.[20] Queste misure sono considerate un tentativo di limitare le attività delle organizzazioni umanitarie che assistono i migranti in difficoltà in mare.[21]
Nell'aprile del 2023, il governo italiano ha dichiarato lo stato di emergenza per far fronte al crescente numero di traversate via mare. L'obiettivo era implementare controlli più severi e accelerare le modifiche legislative per gestire i flussi migratori.[22] La decisione di dichiarare lo stato di emergenza, nonostante l'Italia accolga un numero di rifugiati inferiore alla media dell'UE (in rapporto ai suoi abitanti), è stata criticata per la sua mancanza di trasparenza e per la manipolazione politica della migrazione.[23] Despite the Reception and Integration System’s proven success at integrating migrants, the Italian government has failed to invest in expanding its capacity. Instead, it has allowed the public reception system to deteriorate, by promoting large facilities with reduced services and increasingly bypassing transparent public tenders for personal services due to recent regulatory changes and the state of emergency.[24] The emergency decree law n. 133 of 5 October 2023[25] limita i diritti dei minori, colpendo in particolare quelli di età superiore ai 16 anni, che rappresentano il 70,2% dei minori stranieri non accompagnati.[26] It permits minors over 16 years old to be placed in adult centres and uses invasive age checks, undermining existing protections. The poor reception and guardianship practices place minors at risk of undocumented status as they grow older. These legislative changes in Italy mirror a broader European trend towards stricter immigration controls. They have faced significant criticism from human rights organisations and international bodies for undermining migrants' rights and failing to address the root causes of migration.[27] In alternativa a questo modello di emergenza, l'UE e l'UNHCR continuano a sostenere la necessità di “percorsi complementari”, ovvero vie sicuer e regolate che offrano ai rifugiati l'ammissione e la residenza legale.[28]
Buona pratica
Humanitarian corridors, introduced in Italy in 2017, offer a regulated migration pathway by connecting refugees with host communities to supports their integration. Arci, through its "Circoli Rifugio” hosts and support refugees coming to Italy through safe pathways for up to 12 months. This project is funded by the Italian Buddhist Institute Soka Gakkai. In 2022, through this initiative at least 50 reception places aimed at Afghan citizens were created.[29] Inoltre, nel dicembre 2023, l'Arci ha siglato un nuovo protocollo con il governo italiano per fornire assistenza a 300 rifugiati provenienti dalla Libia.[30]
Disoccupazione giovanile
La disoccupazione giovanile in Italia ha registrato una leggera diminuzione, passando dal 23% nel 2022 al 20,1% all'inizio del 2024, ma rimane ancora tra le più elevate in Europa.[31] In addition, 43.6% of young workers in Italy are on temporary contracts, compared to the EU average of 25.1%.[32] These figures underscore the ongoing challenges young Italians face in securing stable employment. The high youth unemployment rate in Italy has significant long-term consequences. Many young people are at risk of becoming NEETs (not in employment, education, or training), which negatively impacts their future job prospects and earning potential. In 2022, over 20% of Italians aged 15 to 19 fell into the NEETs category, compared to the EU average of 11%, highlighting the urgent need for more effective youth employment policies.[33]
Secondo l'NSG, i fattori alla base delle sfide dell'occupazione giovanile includono la scarsa attenzione del sistema educativo alle competenze tecniche e pratiche, la diffusione di stage non retribuiti e l'uso prevalente di contratti temporanei. Tutti questi elementi ostacolano l'accesso dei giovani a carriere stabili e soddisfacenti. La Commissione europea ha individuato i problemi strutturali del sistema educativo che contribuiscono all'inadeguatezza delle competenze e alla disoccupazione giovanile e sottolinea la necessità di implementare programmi per colmare queste lacune.[34] Recenti iniziative europee e nazionali mirano a promuovere l'occupazione giovanile, come il programma Garanzia Giovani e il “Decreto Giovani” italiano, che offre incentivi e sussidi alle aziende private che assumono NEET.[35] Il “Decreto coesione” del 2024 promuove i contratti a tempo indeterminato per i giovani lavoratori e il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNR) impone alle aziende che ricevono fondi di assumere almeno una percentuale minima di giovani e donne.[36] Tuttavia, il rispetto di questi requisiti è stato scarso: molti contratti si avvalgono di deroghe e una parte significativa delle gare d'appalto non prevede l'assunzione di lavoratori giovani e donne.[37]
[1] World Economic. Forum - Global Gender Gap Report (2023) https://www.weforum.org/reports/global-gender-gap-report-2023/in-full
[2] European Institute for Gender Equality (2024) Italy: https://eige.europa.eu/gender-equality-index/2023/country/IT
[3] Eurostat (2024) Employment - annual statistics: https://ec.europa.eu/eurostat/statistics-explained/index.php?title=Employment_-_annual_statistics#Employment_of_men_and_women_by_age_groups
[4] Istat (2024) The labour market: https://www.istat.it/wp-content/uploads/2024/06/Mercato-del-lavoro-I-trim2024.pdf
[5] Eurostat (2024) Employment - annual statistics: https://ec.europa.eu/eurostat/statistics-explained/index.php?title=Employment_-_annual_statistics#Employment_of_men_and_women_by_age_groups
[6] INPS (2024) Analysis of gender gaps in the labour market and social security system: https://www.inps.it/content/dam/inps-site/it/scorporati/comunicati-stampa/2024/02/Allegati/3452_CS_CIV_21febbraio.pdf
[7] Osservatorio Job Pricing (2024) Gender Gap Report 2023 - https://www.jobpricing.it/project/gender-gap-report/
[8] Save the Children (2024) Balancing: motherhood in Italy in 2024: https://www.savethechildren.it/cosa-facciamo/pubblicazioni/le-equilibriste-la-maternita-italia-nel-2024
[9] Involuntary part-time work refers to employment where individuals are working fewer hours than they desire or need, typically due to economic conditions, lack of available full-time positions, or employer restrictions.
[10] ISTAT (2024) Rapporto Annuale 2024: https://www.istat.it/it/files/2024/05/Rapporto-Annuale-2024.pdf
[11] Francesca Visentin (2024) Women live longer than men, but worse: gender gap influences: https://27esimaora.corriere.it/24_maggio_18/donne-vivono-piu-lungo-uomini-ma-peggio-influisce-gender-gap-40648e56-147b-11ef-9425-d10466a9659d.shtml
[12] Istat (2024) Hearing of the National Institute of Statistics at the Parliamentary Commission of Inquiry on Femicide: https://www.istat.it/audizioni/audizione-dellistituto-nazionale-di-statistica-presso-la-commissione-parlamentare-dinchiesta-sul-femminicidio-nonche-su-ogni-forma-di-violenza-di-genere/
[13] Arcigay (2024) Homolesbobitransfobia, Arcigay's alarm: Every two days a violence, 4 deaths in the last twelve months: https://www.arcigay.it/comunicati/omolesbobitransfobia-lallarme-di-arcigay-ogni-due-giorni- una-violenza-4-morti-negli-ultimi-dodici-mesi/
[14] GAY.IT (2024) Rainbow Map 2024, Italy falls to 36th place out of 49 countries for LGBT equality and protection: https://www.gay.it/rainbow-map-2024-italia-paesi-uguaglianza-e-tutela-delle-persone-lgbt
[15] FRA (2023) EU LGBTIQ survey III, LGBTIQ Equality at a Crossroads: Progress and Challenges: https://fra.europa.eu/en/publication/2024/lgbtiq-crossroads-progress-and-challenges
[16] Antigone (2024) On Antigione's side, first report on women prisoners in Italy: https://www.rapportoantigone.it/primo-rapporto-sulle-donne-detenute-in-italia/
[17] Presidency of the Council of Ministers (2023) DECREE-LAW 10 March 2023, n. 20: https://www.normattiva.it/uri-res/N2Ls?urn:nir:stato:decreto.legge:2023-03-10;20
[18] Parlamento Italiano (2024), Italy-Albania Migration Protocol:https://temi.camera.it/leg19/temi/protocollo-italia-albania-in-materia-migratoria.html
[19] Arci (2023) Asylum and Immigration Table: Appeal to Parliament not to ratify the Italy-Albania Protocol: https://www.arci.it/tai-italia-albania/
[20] Decree-Law No. 1/2023, amended by Law No. 15 of 24 February 2023.
[21] Arci (2023) Rescue is a right and a duty, not a crime! Stop attacks against NGOs and people on the move: "https://www.arci.it/soccorso-non-e-un-crimine/
[22] Presidency of the Council of Ministers (2023) https://www.governo.it/it/articolo/comunicato-stampa-del-consiglio-dei-ministri-n-28/22332
[23] Arci (2023) Migrants, Miraglia (Arci) appeals to journalists, Odg and FNSI: take the side of reality and real data: https://www.arci.it/appello-giornalisti-dati-reali/
[24] Openpolis and Actionaid (2024) Centers of Italy, a failure foretold: https://migrantidb.s3.eu-central-1.amazonaws.com/rapporti_pdf/centriditalia_un_fallimento_annunciato.pdf
[25] Presidency of the Council of Ministers (2023) https://www.normattiva.it/uri-res/N2Ls?urn:nir:stato:decreto.legge:2023-10-%2005;133!vig=2023-10-06
[26] Openpolis (2023) The government's crackdown on unaccompanied foreign minors: https://www.openpolis.it/la-stretta-del-governo-sui-minori-stranieri-non-accompagnati/
[27] Melting Pot Europa (2023) UFM: A new decree compresses rights and guarantees https://www.meltingpot.org/2023/10/msna-un-nuovo-decreto-comprime-diritti-e-garanzie/
[28] UNHCR (2024) Complementary pathways for admission to third countries: https://www.unhcr.org/what-we-do/build-better-futures/long-term-solutions/complementary-pathways
[29] Arci (2022) Humanitarian Corridors from Afghanistan with Circoli Rifugio: https://www.arci.it/campagna/corridoi-umanitari-circoli-rifugio/
[30] Arci (2023) Libya: Memorandum of Understanding Signed to Save 1,500 People: https://www.arci.it/libia-corridoi-umanitari/
[31] ISTAT (2024), Rapport Annuale 2024. La situazione del Paese: https://www.istat.it/it/archivio/296796.
[32] Openpolis (2023) Inadequate skills fuel the NEET phenomenon: https://www.openpolis.it/le-competenze-inadeguate-alimentano-il-fenomeno-dei-neet/
[33] Eurostat (2024) Statistics on young people neither in employment nor in education or training: https://ec.europa.eu/eurostat/statistics-explained/index.php? title=Statistics_on_young_people_neither_in_employment_nor_in_education_or_training#The
_NEET_rate_within_the_EU_and_its_Member_States_in_2022.
[34] European Commission (2022). Education and Training Monitor 2022: https://op.europa.eu/webpub/eac/education-and-training-monitor-2022/en/country-reports/italy.html
[35] Art. 27 D.L. n.48/2023, incentives to hire under 30 NEETs signed to the National Operative Program “Iniziativa Occupazione Giovani”
[36] Official Gazette: DECREE-LAW 31 May 2021, n. 77 -
https://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2021/05/31/21G00087/sg
[37] Openpolis (2024) The PNRR constraints on the hiring of women and young people are not very effective: https://www.openpolis.it/i-vincoli-pnrr-sullassunzione-di-donne-e-giovani-sono- poco-efficaci/

Punteggio 8
Condizioni di lavoro eque
Salari adeguati
Tra il 2013 e il 2023, il reddito lordo in Italia è aumentato di circa il 16%, mentre la media dell'UE-27 ha registrato una crescita del 30,8%. I salari reali, invece, sono diminuiti in Italia dell'8% dal 1990 al 2023, portando a una riduzione significativa del potere d'acquisto dei lavoratori.[1] L'impatto è stato particolarmente evidente dopo l'impennata dell'inflazione nel 2022, che ha esacerbato il divario tra i redditi nominali e reali, aggravando le disuguaglianze socio-economiche esistenti.[2] I lavoratori di età inferiore ai 35 anni sono stati colpiti in modo sproporzionato, in quanto hanno lavorato solo 175 giorni retribuiti in un anno. Per gli over 35, invece, i giorni lavorati retribuiti sono stati 228 al Sud e 258 al Nord e al Centro.[3]
La percentuale di popolazione occupata classificata come “lavoratori poveri” è aumentata dal 9,5% nel 2010 all'11,5% nel 2022, a fronte di una media UE dell'8,9%. Nel 2022 2,7 milioni di lavoratori (pari all'11,5% degli occupati) non sarà in grado di soddisfare le proprie necessità di base. Il rischio di povertà è particolarmente elevato per i lavoratori con contratti temporanei o part-time: il 16,2% dei lavoratori a tempo determinato è a rischio, rispetto all'8,5% dei lavoratori a tempo indeterminato, mentre il 19,9% dei lavoratori part-time è a rischio, rispetto al 9,7% dei lavoratori a tempo pieno.[4] La situazione è particolarmente critica nel Sud e nelle Isole, soprattutto tra i lavoratori stranieri, il 34,6% dei quali vive in condizioni di povertà assoluta. Attualmente, i salari sono determinati attraverso contratti nazionali settoriali stabiliti dalla contrattazione collettiva. A marzo 2024, 36 contratti nazionali di questo tipo erano in attesa di rinnovo, il che riguardava 4,6 milioni di lavoratori con salari inadeguati. Misure politiche efficaci potrebbero includere un salario minimo legale adeguato, che contribuirebbe ad affrontare le disuguaglianze tra le diverse categorie di lavoratori e a migliorare le prestazioni a livello aziendale e macroeconomico.[5] Un salario minimo risulterebbe particolarmente vantaggioso per i lavoratori soggetti a contratti collettivi nazionali obsoleti e per quelli non coperti dalla contrattazione collettiva.
Sicurezza sul lavoro
Il mercato del lavoro italiano è ancora caratterizzato da alti livelli di precarietà e l’NSG raccomanda interventi politici mirati per contrastare la flessibilizzazione delle pratiche occupazionali e affrontarne le conseguenze socio-economiche.[6] La pandemia di Covid-19 ha avuto impatti disomogenei tra i vari settori e gruppi sociali. Settori come la tecnologia e la sanità hanno dimostrato resilienza e crescita, mentre il turismo e la vendita al dettaglio hanno faticato a riprendersi. La recessione economica ha intensificato le vulnerabilità preesistenti, causando una diffusa perdita di posti di lavoro e un aumento dell’insicurezza occupazionale. [7] Sebbene il tasso di disoccupazione italiano sia leggermente diminuito e l'occupazione sia aumentata dal 2022, questa crescita è stata caratterizzata soprattutto da condizioni lavorative precarie e instabili. La prevalenza dei contratti a breve termine, che rappresentano il 16% dell'occupazione totale nel 2023 [8]sottolinea la fragilità di molti posti di lavoro in Italia. La sicurezza del posto di lavoro rimane una questione cruciale per i lavoratori temporanei e per i gig workers. Le disparità geografiche persistono, con il Sud Italia che registra una quota maggiore di contratti temporanei rispetto alle regioni del Nord e del Centro. Anche le attività economiche informali giocano un ruolo rilevante. Circa il 3,8% dell'occupazione non rientra nei contratti formali, il che comporta una riduzione della sicurezza del lavoro e dei benefici e aggrava la povertà e la vulnerabilità.[9]
In risposta, il governo italiano ha introdotto misure per migliorare la sicurezza del lavoro e affrontare la frammentazione del mercato del lavoro. Il “Contratto di Espansione” consente alle aziende con più di 50 dipendenti in fase di ristrutturazione di offrire benefici per il pre-pensionamento, mentre il “Fondo Nuove Competenze”, istituito nel 2020 e rifinanziato nel 2022, sostiene le aziende nell'aggiornamento o nella riqualificazione della forza lavoro per risolvere il problema dell'inadeguatezza delle competenze.[10] The OECD reports that 38.5% of workers face vertical mismatch—meaning that they are either overqualified (20.2%) or underqualified (18.2%)—and 37% experience horizontal mismatch, meaning their jobs do not align with their fields of study. Employers interpret this mismatch as the result of the workforce’s inability to meet their needs for particular skills and qualifications. However, from workers’ perspective, it is crucial for firms to pinpoint the skills they need to upgrade their internal knowledge bases and capabilities.
[1] ISTAT (2024) Annual Report 2024: https://www.istat.it/it/archivio/296796.
[2] AA.VV. (2023). L’inflazione in Italia. Cause, conseguenze, politiche. Pianta, M. (a cura di), Carocci Editore: https://www.carocci.it/prodotto/linflazione-in-italia-2
[3] Rapporto Svimez (2023), L’economia e la società del Mezzogiorno: http://lnx.svimez.info/svimez/il-rapporto/
[4] ISTAT (2024), Rapport Annuale 2024. La situazione del Paese: https://www.istat.it/it/archivio/296796.
[5] Eurofound (2024) Italy: minimum wage country profile - https://www.eurofound.europa.eu/en/topic/minimum-wage/italy.
[6] i Cirillo, V., Fanti, L., Mina, A. and Ricci, A. (2023). New Digital Technologies and Firm Performance in the Italian Economy, Industry and Innovation, 30(1): 159-188: https://www.iris.santannapisa.it/retrieve/de8e525a-35b4-44c6-a9fd92ba780b8dc4/New%20digital%20technologies%20and%20firm%20performance%20in%20the%20Italian%20economy.pdf
[7] Dosi, G., Fanti, L. and Virgillito, M.E. (2020). Unequal Societies in Usual Times, Unjust Societies in Pandemic Ones, Journal of Industrial and Business Economics, 47(3): 371-389: https://oa.inapp.gov.it/bitstreams/fc305e3d-3ead-41e8-80e6-7991c1a89f37/download
[8] Istat data on workers with age 15-64. link
[9]ILO (2024) Statistics on the informal economy: HYPERLINK "https://ilostat.ilo.org/topics/informality/"https://ilostat.ilo.org/topics/informality/
[10] Ministry of Labour and Social Policies (2024) Funds for companies for continuous training:

Punteggio 7
Inclusione e protezione sociale
Diritto alla casa
Nell'ultimo anno l'Italia ha affrontato una grave crisi abitativa che ha colpito numerose famiglie, causata da vari fattori. Gli investimenti nell'edilizia residenziale pubblica (ERP) sono diminuiti; mentre l'aumento della povertà ha reso più difficile per le persone permettersi un alloggio. La scarsità di case disponibili e l’aumento degli affitti a breve termine hanno spinto verso l’alto i prezzi degli affitti. Secondo Idealista, uno dei principali portali immobiliari in Italia, gli affitti sono aumentati del 13,8% nel 2023 rispetto al 2022, portando l'affitto medio mensile a 12,50 euro al metro quadro.[1] L'aumento del costo della vita e l'incremento dei tassi di interesse sui mutui hanno reso più difficile l'acquisto di immobili, determinando un aumento della domanda di immobili in affitto a fronte di un'offerta insufficiente, soprattutto nelle grandi città, e facendo lievitare i prezzi degli affitti. Inoltre, l'utilizzo di immobili per affitti a breve termine, più redditizi sul breve periodo, ha ridotto ulteriormente la disponibilità di alloggi residenziali a lungo termine.[2] L'impoverimento generale della popolazione, determinato da precarietà del lavoro, stagnazione dei salari, alto costo della vita e tagli ai servizi sociali, ha intensificato le difficoltà economiche e abitative. Secondo l'ISTAT, nel 2022 la spesa media delle famiglie per l'abitazione, che include i costi delle utenze, è aumentata dell'11% rispetto all'anno precedente, rappresentando il 38,5% delle spese totali delle famiglie, rispetto al 37,8% del 2021. Per fronteggiare questi costi in crescita, le persone hanno ridotto le spese. Ad esempio, il 29,5% delle persone ha ridotto la spesa alimentare nel 2022, con un aumento di circa 5 punti percentuali rispetto al 24,4% del 2021, mentre il 33,3% ha ridotto la spesa per le bevande, con un aumento di 4 punti percentuali rispetto al 29,6% del 2021, e il 35,6% ha speso meno per la cura della persona, con un aumento di 4 punti percentuali rispetto al 31,7%.
Federcasa segnala un’importante carenza di alloggi pubblici in Italia, con circa 650.000 richieste non soddisfatte che coinvolgono 1,4 milioni di persone. Nonostante l'elevata domanda, il 7% degli alloggi pubblici non è occupato e molti necessitano di ristrutturazione. Anche per quanto riguarda gli alloggi destinati agli studenti si registra un grande divario, con oltre 95.000 studenti idonei che si contendono solo 40.069 posti disponibili.[3] l censimento ISTAT rivela inoltre che circa 460.000 persone in Italia affrontano gravi difficoltà abitative, che le hanno portate a rimanere senza casa o a vivere in accampamenti informali.[4] La crisi abitativa si è aggravata dopo la pandemia, con un significativo aumento delle ordinanze di sfratto e degli sfratti effettivi nel 2022.[5] Il bilancio dello Stato per il 2024 non prevede nuove misure per il sostegno agli affitti e all'edilizia residenziale pubblica e si prevede che la riduzione dei finanziamenti agli enti locali peggiorerà la situazione.
Buona pratica
l progetto Porto Fluviale RecHouse a Roma è un'iniziativa fondamentale volta a regolarizzare l'occupazione di edifici abbandonati, trasformandoli in alloggi legali e di qualità e in spazi comunitari. Guidato da un gruppo di ricerca-azione del Dipartimento di Architettura dell'Università Roma Tre, il progetto affronta le annose inadeguatezze delle politiche abitative e assistenziali della città.
Radicato in una storia di lotte per il diritto alla casa e di occupazioni di edifici che risale agli anni '70, il progetto si basa sulla legge regionale del Lazio sull'autorecupero. Questa legge promuove il riutilizzo degli edifici abbandonati e sostiene la sostenibilità sociale e ambientale. Il progetto RecHouse esemplifica il modo in cui gli alloggi informali possono essere trasformati in spazi abitativi formali e sostenibili, offrendo un modello che potrebbe essere replicato in altre regioni.[6]
Eliminazione della povertà
Le stime preliminari dell'ISTAT evidenziano una crisi della povertà, con 5,7 milioni di persone che, nel 2023, vivono in povertà assoluta nel 2023. La situazione è peggiorata rispetto al 2022, in particolare nel Nord Italia, dove sono state registrate 136.000 famiglie in più in condizioni di povertà rispetto all'anno precedente. Le famiglie con minori restano tra le più vulnerabili, poiché i costi elevati hanno un impatto significativo sul loro tenore di vita. Nel 2023, il numero di minori in povertà assoluta ha raggiunto 1,3 milioni, confermando i dati del 2022 che indicavano come il 28,8% dei bambini e adolescenti sotto i 16 anni fosse a rischio di povertà o esclusione sociale. Il rischio era maggiore nel Sud e nelle Isole (46,6%) rispetto al Centro (21,4%) e al Nord (18,3%).[7]
L’inflazione e dall'alto costo della vita hanno aggravato la situazione, colpendo duramente le famiglie più povere. La recente abolizione del “Reddito di Cittadinanza” (RdC), un sussidio per combattere la povertà che ha coinvolto 1.158.571 famiglie tra gennaio e giugno 2023 e includeva misure di attivazione lavorativa, ha ulteriormente accentuato il problema.[8] Sono state approvate solo 695.000 domande per l'“Assegno di inclusione” sostitutivo, un numero molto inferiore a quello previsto, a causa dei criteri più restrittivi. Anche il programma “Sostegno alla formazione e al lavoro” si è rivelata inefficace e solo 96.000 dei 400.000 potenziali beneficiari hanno ricevuto l'aiuto a giugno 2024.[9] A completare questo quadro già critico, l'incidenza della povertà lavorativa che rimane elevata, come evidenziato in precedenza. Tra il 2013 e il 2023, il potere d'acquisto dei salari lordi in Italia è diminuito del 4,5%, in contrasto con gli aumenti registrati nelle altre principali economie dell'UE.
L'NSG sottolinea che, nonostante l’introduzione recente di un bonus annuale una tantum di 500 euro per carburante e cibo, destinato esclusivamente alle famiglie composte da almeno tre persone residenti in Italia, con un Isee inferiore a 15.000 euro, questa misura difficilmente riuscirà a contrastare la crescente povertà dell'Italia a causa della mancanza di investimenti sostanziali nei servizi di welfare e alla carenza di interventi nel settore pubblico. [10]
Accesso a un'assistenza sanitaria di qualità
L'NSG mette in evidenza due preoccupazioni principali riguardo al sistema sanitario in Italia. La prima riguarda l'inadeguatezza degli investimenti nella sanità pubblica, confermata dal bilancio 2024-2026. La seconda è il passaggio di molti servizi al settore privato, che comporta costi più elevati e, di conseguenza, crea disuguaglianze nell'accesso alle cure.
Secondo l'ultimo rapporto del Centro per la Ricerca Economica Applicata alla Salute (Crea), 1,6 milioni di persone in Italia, pari al 6,1% delle famiglie, vivono in condizioni di povertà sanitaria. Queste persone hanno dovuto rinunciare a cure e trattamenti sanitari a causa di ristrettezze economiche, oppure sono state spinte alla povertà a causa delle spese sostenute per pagare cure mediche necessarie.[11] L'Italia continua a essere in ritardo rispetto a molti paesi dell'UE per quanto riguarda la spesa sanitaria, con un livello di spesa pro capite inferiore del 18% rispetto alla media dell'UE del 2022 (considerando i Paesi che hanno aderito all'Unione Europea prima del 1995)[12]Per portare la spesa sanitaria a livelli adeguati sarebbero necessari altri 15 miliardi di euro, tuttavia questo non basterebbe a colmare il divario rispetto alla media UE. Per il triennio 2024-2026, si prevede che la spesa sanitaria aumenterà solo dell'1,1% rispetto al 2023.[13] Tra i problemi più gravi ci sono i lunghi tempi di attesa per gli esami medici di base, l'affollamento dei pronto soccorso e i ritardi negli interventi chirurgici più importanti, compresi quelli per la cura del cancro. L'accesso all'assistenza sanitaria è ancora più difficile per gli immigrati, poiché le lunghe attese per il permesso di soggiorno costringono molti ad affidarsi ai pronto soccorso, ostacolando l'accesso alle cure specialistiche. Questi problemi derivano dalla riduzione delle strutture pubbliche di assistenza primaria e dalla carenza di medici ospedalieri.[14]
L'NSG ha espresso preoccupazione riguardo alla proposta di Autonomia differenziata avanzata dal governo, avvertendo che potrebbe esacerbare le già presenti disuguaglianze sanitarie tra il Nord e il Sud Italia.[15] Il divario tra Nord e Sud comporta già notevoli disparità nell'accesso all'assistenza sanitaria, spingendo molte persone a farsi curare nelle regioni settentrionali. Concedere maggiore autonomia alle regioni con migliori prestazioni sanitarie potrebbe ampliare ulteriormente queste disuguaglianze nell'ambito dell'attuale sistema di responsabilità condivisa tra Stato e regioni.
[1] La Stampa (2023) Rents 2023: record increase of 13.8% year-on-year: https://finanza.lastampa.it/News/2023/12/29/affitti-2023-aumento-record-del-13-8percento-rispetto-allanno-precedente/NzFfMjAyMy0xMi0yOV9UTEI#:~:text=Lavoro-,Affitti%202023%3A%20aumento%20record%20del%2013,8%25%20rispetto%20all'anno%20precedente&text=Il%20costo%20dell'affitto%20ha,5%20euro%20al%20metro%20quadro.
[2] Celata, A. Romano (2020), Overtourism and online short-term rental platforms in Italian cities: https://www.tandfonline.com/doi/full/10.1080/09669582.2020.1788568
[3] Ministry of University and Research: –2022 Housing by municipality:
[4] ISTAT(2024) Permanent population and housing census: https://www.istat.it/statistiche-per-temi/censimenti/popolazione-e-abitazioni/
[5] Central Institute of Statistics (2024) Procedures for the release of residential properties: https://ucs.interno.gov.it/ucs/contenuti/procedure_di_rilascio_di_immobili_ad_uso_abitativo_int_00004-7734141.htm
[6] Roma TRe (2024) RecHouse River Port Project Funded: https://architettura.uniroma3.it/articoli/finanziato-il-progetto-porto-fluviale-rechouse-171245/
[7] Istat (2023), Stime preliminari povertà assoluta e spese per consumi - Anno 2023: https://www.istat.it/it/archivio/295348
[8] INPS (2018) Observatory on Citizenship Income and Pension: https://www.inps.it/it/it/dati-e-bilanci/osservatori-statistici-e-altre-statistiche/dati-cartacei---rdc.html
[9] INPS (2024) Inclusion allowance and training and work support: https://www.inps.it/content/dam/inps-site/pdf/dati-analisi-bilanci/osservatori-statistici/osservatorio-adi-sfl/Report_ADI_SFL_2024_07_d.pdf
[10] Ministry of Economy and Finance (2024) Shopping Card: https://www.mef.gov.it/focus/Carta-Acquisti/
[11] CREA (2023), 19th Report: https://www.creasanita.it/attivita-scientifiche/rapporto-sanita/
[12] These countries are: Belgium, France, Germany, Italy, Luxembourg, the Netherlands, Denmark, Ireland, United Kingdom, Greece, Spain, Portugal.
[13] GIMBE (2023) 6th GIMBE Report on the National Health Service:
https://www.salviamo-ssn.it/attivita/rapporto/6-rapporto-gimbe.it-IT.html
[14] L’EURISPES.IT (2024) Healthcare at risk, the shortage of doctors and the absence of surgeons weighs heavily: https://www.leurispes.it/carenza-di-medici-e-di-chirurghi-la-sanita-e-a-rischio/
[15] Chamber of deputies (2024) Provisions for the implementation of the differentiated autonomy of ordinary statute regions pursuant to Article 116(3) of the Constitution: https://documenti.camera.it/apps/commonServices/getDocumento.ashx?sezione=lavori&tipoDoc=testo_pdl_pdf&idlegislatura=19&codice=leg.19.pdl.camera.1665.19PDL0072530

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Spazio civico
Il CIVICUS Monitor classifica lo spazio civico in Italia come “ristretto”, una valutazione che è rimasta invariata dal 2018.[1] Questa classificazione indica che, sebbene gli individui e le organizzazioni della società civile possano esercitare i loro diritti di libertà di associazione, riunione pacifica ed espressione, tali diritti sono spesso violati attraverso molestie, arresti o aggressioni nei confronti dei critici di chi è al potere, nonché attraverso l'uso eccessivo della forza durante le proteste e la pressione politica sui media.
Abilitare lo spazio civile per le organizzazioni della società civile
L'NSG riferisce che, dall’insediamento del governo di Giorgia Meloni, nel 2022, i principi chiave dello Stato di diritto in Italia sono sempre più a rischio, tra cui la separazione dei poteri, l'indipendenza giudiziaria, la libertà di stampa e lo spazio civico.[2] Sono state sollevate preoccupazioni su un possibile spostamento verso quella che viene spesso descritta come una “democrazia illiberale”. Un esempio di questo cambiamento è la discussione avvenuta al Senato, nel maggio 2024, su una proposta di riforma per l'elezione diretta del Primo Ministro. Questa idea ha suscitato forte opposizione, in quanto considerata potenzialmente in grado di minare le istituzioni democratiche.[3] Anche il sistema carcerario italiano è fonte di preoccupazioni legate allo stato di diritto e al rispetto dei diritti fondamentali, trovandosi in una situazione di crisi dovuta al grave sovraffollamento e al crescente numero di detenuti, soprattutto nelle strutture minorili. La situazione potrebbe peggiorare con l’approvazione di una legge che renderà i disordini in carcere un crimine e stabilirà nuovi reati per l'occupazione illegale di case e l'uso di blocchi stradali durante le proteste. A maggio 2024 questa proposta di legge era ancora in discussione alla Camera dei Deputati. Se dovesse essere approvata anche la disobbedienza non violenta a un ordine potrebbe comportare anni di carcere e migliaia di persone potrebbero essere condannate a pene detentive.[4]
L'Italia è scesa al 46° posto nell'Indice Mondiale della Libertà di Stampa 2024 di Reporters Sans Frontières, perdendo cinque posizioni ed entrando nella zona “arancione” che denota i Paesi problematici.[5] La situazione della libertà di stampa in Italia è critica, caratterizzata da attacchi ai giornalisti da parte del governo e dei politici, e dal controllo della televisione di stato (RAI) da parte dei partiti al governo. Gli attacchi includono un aumento delle cause per diffamazione contro i media e i giornalisti, spesso considerate come SLAPP (azioni legali strategiche tese a bloccare la partecipazione pubblica), ovvero un mezzo per intimidire e soffocare la libertà di parola. In risposta a queste iniziative, le organizzazioni dei media e i sostenitori della libertà di stampa hanno lanciato un appello internazionale nell'aprile del 2024 e Media Freedom Response ha organizzato una missione in Italia, ma nessun rappresentante del governo ha incontrato questo consorzio.
Il 24 febbraio 2024, l'Italia ha promulgato la cosiddetta “legge bavaglio”, che vieta la pubblicazione delle ordinanze di custodia cautelare fino al termine delle udienze preliminari o delle indagini, sollevando serie preoccupazioni sulla libertà di stampa e sulla trasparenza del sistema giudiziario.[6] Inoltre, il governo ha intensificato le misure repressive contro gli attivisti climatici con la legge sugli “eco-vandali”, che impone pene severe per chi provoca danni durante le proteste ambientali.[7] La polizia ha represso con violenza le proteste studentesche, in particolare quelle a sostegno della Palestina, e gli attacchi durante i cortei studenteschi a Pisa e Firenze hanno riportato diversi feriti.[8] Le restrizioni all'espressione della solidarietà verso la Palestina sono aumentate, compresi gli arresti per l'esposizione di bandiere palestinesi e i divieti di manifestazione. Il governo Meloni è stato inoltre criticato per aver minato i diritti LGBTQI+. L'Italia si trova in una posizione bassa nella Rainbow Map[9]e ha leggi controverse che hanno un impatto sulla genitorialità omosessuale, come l'obbligo di indicare solo i genitori biologici sui certificati di nascita.[10] Queste azioni hanno suscitato notevoli reazioni a livello nazionale e internazionale.
Il governo italiano ha progressivamente ridotto il diritto di sciopero, indebolendo al contempo l'influenza dei sindacati. Nel 2023 sono stati vietati gli scioperi dei sindacati CGIL, UIL e USB. Il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, ha inoltre vietato uno sciopero dei ferrovieri nel maggio 2024. I sindacati hanno criticato questo provvedimento come una violazione dei diritti costituzionali e un attacco al loro ruolo nella democrazia.[11] Inoltre, gli eccessivi oneri amministrativi e fiscali, in particolare quelli derivanti dalla nuova riforma del terzo settore, stanno minacciando le piccole associazioni e le loro attività.[12] Le nuove norme sull'IVA per le organizzazioni no-profit, la cui entrata in vigore è prevista per gennaio 2025, aumenteranno i requisiti burocratici senza generare entrate significative per lo Stato.[13] L'NSG sottolinea che l'Italia rimane uno dei pochi paesi dell'UE senza un'istituzione indipendente per i diritti umani, nonostante i ripetuti appelli della Commissione europea e le discussioni parlamentari in corso.[14]
[1] CIVICUS (2023), Italy: https://monitor.civicus.org/country/italy/
[2] CIVICUS (2023), Italy: https://monitor.civicus.org/country/italy/
[3] Senate of the Republic (2024) Senate Bill No. 935: https://www.senato.it/leg/19/BGT/Schede/Ddliter/57694.htm
[4] Arci (2024) Illiberal democracy is already here!: https://www.arci.it/dl-sicurezza-illiberale/
[5] RSF (2024) Index: https://rsf.org/en/index
[6] European Parliament (2024) Parliamentary question - E-000823/2024: https://www.europarl.europa.eu/doceo/document/E-9-2024-000823_IT.html
[7] Official Gazette (2024) LAW 22 January 2024, n. 6: HYPERLINK "https://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2024/01/24/24G00016/SG"https://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2024/01/24/24G00016/SG
[8] Presidency of the Republic (2024) Mattarella hears Minister Piantedosi: protect the freedom to express one's thoughts: https://www.quirinale.it/elementi/107701
[9] ILGA Europe (2024) Rainbow Map 2024: https://rainbowmap.ilga-europe.org/
[10] The Guardian (2023) ,‘Orphaned by decree’: Italy’s same-sex parents react to losing their rights: https://www.theguardian.com/world/2023/aug/21/orphaned-by-decree-italy-same-sex-parents-react-losing-rights
[11] Ansa (2024) Salvini, strike on December 15th but not for 24 hours: https://www.ansa.it/sito/notizie/economia/2023/12/05/salvini-sciopero-il-15-dicembre-ma-non-per-24-ore_bd9a7f43-e5c6-4ebc-bf65-cbba637561ac.html
[12] Cantiere Terzo Settore (2024) Acli and Third Sector Reform: “Less Rigidity, Greater Clarity and Changes to Taxation”: https://www.cantiereterzosettore.it/interviste/acli-e-riforma-del-terzo-settore-meno-rigidita-maggiore-chiarezza-e-modifiche-alla-fiscalita/
[13] Arci (2024) oppressIVA: https://www.arci.it/oppresiva/
[14] European Commission (2023) Commission staff working document - 2023 Rule of Law Report- Country Chapter on the rule of law situation in Italy: https://commission.europa.eu/document/download/34d9939c-5597-4fbe-95ac-73328d6e0fa2_en?filename=29_1_52611_coun_chap_italy_en.pdf

Punteggio 17
Transizione giusta
Accesso all’energia e povertà energetica
Il rapporto 2023 dell'Osservatorio Italiano sulla Povertà Energetica dipinge un quadro preoccupante, in particolare per le regioni meridionali. Nel 2021, circa 2,2 milioni di famiglie, corrispondenti a circa 5 milioni di persone, sono state colpite dalla povertà energetica. Queste famiglie vivevano in case poco isolate e lottavano contro un riscaldamento insufficiente in inverno, un raffreddamento inadeguato in estate, scarsa illuminazione e un uso limitato degli elettrodomestici essenziali. Questa situazione non solo grava sulle famiglie con costi energetici elevati, ma ha anche un impatto negativo sulla salute, sul benessere e sulla qualità della vita in generale. L'aumento dei costi energetici è stato significativo, con un incremento medio del 35% entro la fine del 2021 all’anno precedente e una crescita del 44% per coloro che rientrano nel “Servizio di maggior tutela”, destinato ai clienti domestici vulnerabili. Questa pressione finanziaria è stata particolarmente grave per le famiglie con bambini: il 25% delle famiglie in povertà energetica include almeno un minore, il che significa che colpisce circa 950.000 bambini, ovvero il 10% della popolazione infantile italiana.[1]
Le contromisure adottate dal governo comprendono politiche di protezione a breve termine, come voucher per elettricità e gas destinati alle famiglie vulnerabili, e politiche a lungo termine volte a migliorare l'efficienza energetica delle abitazioni e a promuovere una maggiore consapevolezza nell'opinione pubblica sull'uso dell'energia. Sul fronte fiscale, le misure hanno previsto la riduzione e successiva eliminazione degli oneri generali di sistema sulle bollette di elettricità e gas, l'abbassamento dell'aliquota IVA sul gas, la riduzione delle accise sui carburanti e l'erogazione di bonus una tantum alle persone a basso reddito. Inoltre, sono stati aumentati i “bonus sociali” per aiutare le famiglie più vulnerabili a gestire le bollette energetiche.[2] Tuttavia, nessuna di queste iniziative è riuscita a invertire la tendenza, né a fermare l'aumento delle famiglie in condizioni di povertà energetica. L'istituzione di Comunità energetiche rinnovabili (CER), con un forte sostegno pubblico, è stata evidenziata dal NSG come una strategia potenzialmente più efficace per affrontare questo problema. Si tratta di gruppi di individui, aziende e organizzazioni che collaborano per produrre e condividere in modo collaborativo energia elettrica rinnovabile all'interno di un'area definita utilizzando la rete elettrica nazionale.
[1] OIPE (2023) Annual Report: https://oipeosservatorio.it/wp-content/uploads/2024/03/rapporto_2023_ENG.pdf
[2] ARERA (2024) Social bonus for economic hardship: https://www.arera.it/consumatori/bonus-sociale/bonus-sociale-per-disagio-economico